Alla scoperta dei vini rossi italiani, il Marzemino

Probabilmente tra i meno noti vini rossi italiani, proviene da quel Nord Est che va dall’Emilia al Trentino Alto Adige, spesso più rinomato per i bianchi e per le bollicine.

Territorio di eccellenza per la produzione del Marzemino è la Vallagarina, dove si declina anche in Marzemino dei Ziresi, per la sua particolare impollinazione dovuta ai frutteti di ciliegio che spesso sovrastano i vigneti, in specie sulle pendici delle Dolomiti di Rovereto, che ne connotano profumi e sapori.

Dal Marzemino si producono vini diversi a seconda delle zone geografiche di provenienza: mentre dal Trentino abbiamo un vino fermo, dall’Emilia e dal Veneto provengono vini frizzanti da consumare giovani e da queste aree possiamo produrre anche un ottimo passito.

Vino da bere giovane, non ha struttura che lo porti oltre i dieci anni, povero di tannini, ci offre al palato struttura e vivacità olfattiva.

Influenzato dalle impollinazioni incrociate con altre piante come il ciliegio, le rose, i frutti di bosco che spesso sono a ridosso o tra i filari delle vigne trentine e non, ha forse nel Refrontolo passito la sua espressione più marcata, rappresentando uno dei migliori passiti rossi prodotti sul territorio nazionale.

Come per molti vini rossi fermi è consigliato consumarlo a temperatura ambiente e comunque non oltre i 18 gradi, mentre le versioni frizzanti vanno raffreddate attorno agli 8 gradi per esaltarne i sapori e i profumi.

Pur non ricco di tannini, ha un colore rosso rubino intenso, sempre più tendente al granato con l’avanzare dell’invecchiamento, mentre il frizzante ha una schiuma densa e persistente e un colore rosato.

Di buona struttura e ricco di profumi fruttati, si accompagna preferibilmente con carni rosse e primi piatti con ragù di carne, salumi, formaggi e insaccati; gli spumantizzati sono degno corollario per la pasticceria fresca, mentre il passito ben si abbina ai dolci e alla frutta secca.

Alcune ricette meglio si abbinano di altre, ci piace qui citarne qualcuna:

  • Assiette di formaggi misti
  • Risotto all’amarone
  • Pastissada de caval
  • Faraona alla salvia
  • Beccacce al tartufo
  • Lepre al ginepro
  • Biscotti ai mirtilli

Tutti questi piatti sono esaltati nei sapori e nei profumi da questo sontuoso vino del Nord Est italiano, orgoglio della nostra enologia, frutto di attenta e lungimirante visione agricola dei contadini che lo producono con rigidi disciplinari che ne limitano anche le quantità già dalla cernita dei grappoli in vigna.

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